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Pari opportunità

Nonostante gli sforzi delle istituzioni e l'evoluzione della società, la parità nella vita professionale ed accademica è ancora lontana. Ci sono tuttavia enti e progetti volti a promuovere le pari opportunità e ad aiutare in caso di problemi.

Situazione in Svizzera

Art. 3 della Legge federale sulla parità dei sessi LPar

«Nei rapporti di lavoro, uomini e donne non devono essere pregiudicati né direttamente né indirettamente a causa del loro sesso, segnatamente con riferimento allo stato civile, alla situazione familiare o a una gravidanza.»

Nonostante la LPar sia entrata in vigore nel 1996, la strada verso la parità nel mondo del lavoro è ancora lunga. Ecco le cifre più recenti secondo l'UFU e l'UST (dati del 2022):

  • Sei donne su dieci attive professionalmente lavorano a tempo parziale, mentre lo stesso vale solo per due uomini su dieci.
  • Lo scarto salariale è ancora abbastanza importante: nel settore privato una donna guadagna in media il 19,5% in meno rispetto ad un collega uomo, mentre nel settore pubblico lo scarto si è ridotto rispetto al 2016 e si assesta ora sul 15,1%. Sebbene talvolta ci siano motivazioni per la differenza salariale (anni di servizio, formazione, ecc.), il 45,3% dello scarto nel settore privato e il 46,7% di scarto nel settore pubblico rimangono inspiegabili. Una presenza maschile/femminile equa ed un pari riconoscimento in ambito professionale permetterebbe quindi di eliminare gradualmente le condizioni discriminatorie.
  • Un altro dato interessante riguarda la percentuale di donne che ricoprono una posizione dirigenziale sul posto di lavoro: nel 1996 erano il 29,4% mentre nel 2022 erano il 36%. I dati comprendono sia le dipendenti membri di direzione sia le dipendenti con funzione direttiva: ciò dimostra quanto la crescita, benché stabile, sia ancora estremamente lenta.
  • La divisione per settore al momento della scelta degli studi universitari sta invece gradualmente cambiando: ad esempio, la quota di donne iscritte ad un indirizzo di scienze tecniche nel 2022 è stata del 34,1%. Le donne iscritte a un indirizzo nel settore delle scienze naturali sono state il 42,4%, mentre quelle iscritte a medicina e farmacia il 66,9%. Sono tutti dati in crescita rispetto agli anni precedenti.

Pari opportunità nella vita accademica

La maggior parte delle scuole universitarie svizzere offre servizi di consulenza specializzati in questioni legate alla parità. Mediante misure quali la «politica di genere», le scuole universitarie auspicano di attuare un sistema organizzativo equo e garantire le pari opportunità tra donne e uomini, sia tra studenti sia tra insegnanti.
I dati di contatto delle persone responsabili delle pari opportunità nelle scuole universitarie sono disponibili su gendercampus.ch.

Gran parte delle scuole universitarie pubblica sul proprio sito informazioni inerenti alle pari opportunità: ad esempio, i siti dell'USI (usi.ch) e della SUPSI (supsi.ch) contengono indirizzi, spiegazioni sulle misure adottate e altre informazioni utili. Anche gli atenei di altre regioni offrono informazioni e servizi in questo ambito, ad esempio l'Università e il Politecnico di Zurigo (gleichstellung.uzh.ch, equal.ethz.ch) o l'Università e il Politecnico di Losanna (unil.ch, equality.epfl.ch).

Discriminazione e molestie sessuali

Discriminazioni

Se ci si rende conto di stare subendo una discriminazione salariale o a livello professionale a causa del proprio genere, è possibile seguire questi passi:

  • informarsi: www.ebg.admin.ch offre informazioni sulla parità salariale;
  • cercare una soluzione parlandone con il proprio o la propria superiore oppure, se possibile, con la persona responsabile delle pari opportunità all’interno dell’azienda;
  • qualora non si dovesse trovare una soluzione, è possibile rivolgersi a specialisti: consultori, associazioni del personale, sindacati, uffici di conciliazione;
  • in casi gravi è anche possibile avviare una procedura giudiziaria: la procedura davanti a un tribunale cantonale è gratuita, ma non le prestazioni dello studio legale. Durante la procedura e nei sei mesi successivi è garantita la protezione contro il licenziamento pronunciato per ritorsione.

Molestie sessuali

Le molestie sessuali sono comportamenti indesiderati di carattere sessuale che ledono la dignità della persona. Possono provenire da singoli individui o da gruppi (mobbing). A compiere le molestie sessuali possono essere collaboratori e collaboratrici, datori e datrici, partner o clientela.

Esistono diversi tipi di molestia sessuale:

  • commenti sessisti e osservazioni allusive;
  • contatti fisici indesiderati, coazione sessuale o violenza carnale;
  • materiale pornografico nei luoghi di lavoro;
  • abuso di una posizione di potere (ad es. nei confronti di subordinati) per ottenere prestazioni sessuali in cambio di favori o con minacce;
  • persecuzione.

In caso di molestie sessuali, le procedure da seguire sono le stesse che in caso di discriminazioni. Per ulteriori informazioni sull'argomento e sui passi da prendere, si vedano i seguenti siti:

Altri link utili

In Svizzera ci sono diversi enti o progetti che promuovono la parità nel mondo del lavoro o che sono a disposizione per consulenze o in caso di problemi che possono verificarsi durante la scelta professionale o una volta entrati nel mondo del lavoro (discriminazioni, molestie, ecc.):



Informazioni

Informazioni dei cantoni

I seguenti cantoni italofoni propongono contenuti complementari.

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Stemma cantone Ticino

Ticino

Il settore delle pari opportunità dei Servizi giuridici del Consiglio di Stato si occupa di temi quali la parità nella vita professionale, la conciliazione famiglia–lavoro e la lotta contro la violenza domestica, mettendo a disposizione degli utenti tutte le informazioni e risorse necessarie per conoscere i propri diritti e gli aiuti in materia di pari opportunità. Maggiori informazioni: www.ti.ch/pariopportunita

orientamento.ch