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Scienze dei materiali: sbocchi professionali

Gli ingegneri e le ingegnere in scienze dei materiali si occupano della composizione molecolare dei vari materiali. Lavorano negli ambiti dell'industria, della scienza e della ricerca.

Campi d’attività

Gli ingegneri e le ingegnere in scienze dei materiali studiano la struttura molecolare dei materiali. Svolgono ricerche su nuovi materiali interessanti dal punto di vista tecnico ed economico, che possono essere prodotti in modo ecologico e che possono essere facilmente riciclati. Chi desidera lavorare in quest'ambito deve possedere conoscenze di chimica, fisica e scienze di base in generale, così come buone capacità analitiche, senza dimenticare la padronanza di aspetti economici ed ambientali.

Gli ingegneri e le ingegnere in scienze dei materiali collaborano strcettamente con costruttori, ingegneri meccanici e altri professionisti, sia per lo sviluppo di nuovi materiali sia per la scelta del materiale più adatto ad una determinata applicazione. Ciò implica che devono padroneggiare anche gli aspetti tecnici e che devono avere una solida conoscenza dei processi di produzione e delle applicazioni.

Ricerca

I laureati e le laureate in scienze dei materiali sono attivamente presenti nella ricerca, come dimostrato anche dall'alta percentuale di dottorandi in questa disciplina: circa il 50% dei laureati consegue un dottorato, mentre nei settori ingegneristici classici questa quota si situa soltanto attorno al 10%. Inoltre, al termine di studi ad ampio spettro, la tesi di dottorato serve spesso come specializzazione in un determinato campo.

Industria

Tra i compiti principali degli ingegneri e delle ingegnere in scienze dei materiali vi sono lo sviluppo di nuovi materiali, il miglioramento di quelli esistenti e la scelta di quelli adatti alla fabbricazione di macchine o strumenti d'uso quotidiano. Essi collaborano quindi strettamente con progettisti e tecnici di produzione, partecipando inoltre allo sviluppo di processi per la produzione di nuovi materiali.

Analizzare, testare e controllare l'assemblaggio dei materiali e delle loro componenti fa anche parte dell'attività di ingegneri ed ingegnere in scienze dei materiali. Per farlo utilizzano diversi metodi: processi meccanici, chimici o elettrici, raggi X, ultrasuoni, ecc.

Analizzare i guasti che occorrono a macchine e impianti significa far luce sulle loro cause e, per impedire che si verifichino nuovamente, trovare delle soluzioni: scegliere nuovi materiali, migliorare la costruzione o modificare le modalità di funzionamento. Anche la tecnica di sicurezza assume un ruolo importante. Vanno  evitati al massimo i rischi che possono nascere durante la sollecitazione meccanica, chimica o termica dei materiali.

Brevetti e banche dati

Elaborazione, registrazione di brevetti sui materiali e tenuta di ampie banche dati sono ulteriori attività a cui gli ingegneri in scienze dei materiali possono partecipare. L'alto numero di materiali disponibili rende difficile, in situazioni concrete, la scelta di quello più adatto a soddisfare i requisiti prestabiliti. Con l'ausilio di banche dati collegate in rete è possibile stilare una lista di materiali adatti con caratteristiche ottimali in modo rapido e completo.



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