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Mercato del lavoro: giornalismo

Il progresso tecnologico è sempre più rapido e il settore del giornalismo sta subendo forti cambiamenti. Come si presenta il mercato del lavoro? Quali competenze sono richieste oggigiorno?

Competenze trasversali sempre più richieste

Ritratto di Colin Porlezza alla scrivania
© Colin Porlezza

Il settore del giornalismo sta affrontando una complessa situazione sul fronte economico. Colin Porlezza, direttore dell’Istituto Media e Giornalismo (IMeG) e professore di giornalismo digitale presso l’Università della Svizzera italiana USI, offre una panoramica del settore.

Ritratto di Colin Porlezza alla scrivania

© Colin Porlezza

Qual è la situazione occupazionale nel settore del giornalismo?

La situazione occupazionale nel settore del giornalismo è in continuo mutamento. Il numero di persone impiegate continua a diminuire perché l’industria dei media sta subendo forti pressioni economiche. Sempre meno lettori e lettrici ricorrono ai media tradizionali cartacei e soprattutto le generazioni più giovani si informano principalmente tramite le piattaforme social. Due terzi delle entrate vanno dunque ai social media anziché al settore dei media tradizionali: per questo motivo la situazione riguardo ai posti di lavoro nel settore è difficile. Molte persone decidono dunque di lavorare come freelance, ma è necessario avere a disposizione una vasta rete di contatti e una conoscenza approfondita del settore per potersi guadagnare abbastanza da vivere.

«Occorre essere disposti a confrontarsi con il progresso ed essere flessibili.»

Quali sono le competenze richieste sul mercato del lavoro?

In questo settore sono richieste sempre di più nuove competenze: oltre a ottime capacità redazionali e di comunicazione, bisogna essere in grado di capire come funzionano le nuove tecnologie, ad esempio come sfruttare al meglio le intelligenze artificiali. Occorre essere disposti a confrontarsi con il progresso ed essere flessibili. Questo perché alcune testate, soprattutto quelle più piccole, spesso non hanno a disposizione molte risorse e la stessa persona si occupa di produrre contenuti editoriali per vari canali e formati: testi, immagini, video, podcast, ecc. Per questo è importante saper adattarsi e potersi occupare di diversi tipi di contenuti. Inoltre, sono spesso richieste competenze da videomaker per le piattaforme social, per poter raggiungere anche gli utenti più giovani. In generale, le competenze mediatiche e informatiche sono sempre richieste.

C’è carenza di personale qualificato?

Non c’è una carenza di professionisti qualificati e professioniste qualificate, ma a causa della complessa situazione economica del settore, le redazioni tendono ad avere un numero sempre più basso di persone occupate. Inoltre non si tratta di una professione protetta, per cui in teoria chiunque può svolgerla liberamente. Esistono però dei percorsi formativi specifici per diventare giornalisti e sviluppare competenze specifiche, senza le quali non si potrà esercitare la professione. Inoltre esiste la possibilità di iscriversi al registro professionale e ricevere una tessera grazie alla quale si può accedere più facilmente ad eventi e manifestazioni, fondamentali per creare una solida rete di contatti professionali, soprattutto per chi lavora come freelance.



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